THE OTHERS ART FAIR – XI EDIZIONE
3 – 6 novembre 2022
L’Archivio Augusto Cantamessa partecipa a The Others Art Fair in collaborazione con Podbielski Contemporary
AUGUSTO CANTAMESSA
FOTOGRAFIE
Nature silenti
Le fotografie di Augusto Cantamessa (Torino 1927 – Bibiana 2018) restituiscono porzioni di spazi reinterpretati e densi di memorie, colti abilmente dall’artista che rende merito all’oggetto ripreso senza aggiungere il superfluo. Immagini che suscitano emozioni, evocano ricordi e invitano a godere della loro pienezza, placando la mente dal suo frenetico chiacchiericcio, per contemplare l’essenza dei luoghi, nella loro alternanza di luci e ombre, delle persone e delle cose nel divenire del tempo sospeso.
Gli scatti fotografici, rigorosamente in bianco e nero, sono un caleidoscopio di stati d’animo e atmosfere che narrano di un mondo che, mutando continuamente, rimane intatto nelle sue peculiarità umane e naturali. Sono fotografie che prendono forma da una sensibile e accurata ricerca e rimandano a molteplici visioni. Nonostante Cantamessa non abbia mai voluto seguire delle tematiche prefisse, scorrendo il vasto archivio dell’autore, si riesce a cogliere una narrazione che ne restituisce alcune come f8/1.200, Terra, Paesaggi, Ritratti, Cose. Queste ultime riguardano gli oggetti della quotidianità che sono parte della vita di tutti: «…l’uomo vive in mezzo alle sue bottiglie, agli oggetti della sua casa». L’interesse di Cantamessa per le cose si rivolge all’oggettistica varia che ha le sue forme e armonie come la perfezione di una sfera o quella dell’uovo, mettendone in luce significativi dettagli.
Gli sguardi sugli oggetti, che affiorano sulla carta dai neri profondi e dai bianchi brillanti, restituiscono composizioni mediante linee e forme essenziali, geometrie, che divengono poesie visive per l’anima. Un’anima bella, ma non perfetta, che trasuda di vita vissuta, intrisa di fragilità. Fragilità che delicatamente viene espressa anche dall’immagine di un manichino, simbolo di perfezione formale, che le screpolature rendono fragile come fragile è la varia umanità ritratta nelle fotografie. Gli oggetti d’uso comune che prendono forma grazie al calibrato dinamismo del chiaroscuro, come la sedia avvolta dallo scialle simile a un abbraccio che ci conduce in una dimensione intima e familiare. L’oggetto suggerisce la presenza di colei, musa ispiratrice, che sedeva su di essa trascorrendo nel tempo della lettura lo scandire delle sue giornate e ci conduce oltre il limite concreto di quanto rappresentato, evocando un delicato e profondo dialogo tra ciò che è tangibile e ciò a cui rimanda.
Le nature silenti, opere che racchiudono la forma e l’essenza della realtà, con gli oggetti semplici ma profondamente connotati ritratti in esse, che emergono nella luce delle sue composizioni sia in interni che sotto l’immensità del cielo, in primo piano o tra bassi orizzonti, sono significativi dettagli che attivano delle riflessioni e fanno ri-vivere una quotidianità capace di farsi poesia, nella quale il fotografo trovava piena affermazione. Il gioco dei bianchi e dei neri, delle luci e delle ombre, la relazione prospettica tra oggetti e personaggi diventano quindi un mezzo espressivo per “sussurrare” la storia di luoghi, di individui e di esperienze di vita.
Non si può rimanere indifferenti di fronte agli scatti di Augusto Cantamessa che ha sempre ricercato la sintonia con chi guarda le sue opere: ogni fotografia farà vibrare le corde dell’anima di ciascuno, facendo vivere emozioni nelle quali varia umanità potrà riconoscersi.
The Others 3 – 6 Novembre 2022
Torino Esposizioni
PAD. 3
Via Francesco Petrarca 39/B – Torino